Ogni edizione prende il via da un input tematico che si trasforma ed evolve naturalmente durante il soggiorno dei residenti, in base alla loro sensibilità e alle loro esigenze specifiche. Di solito si favorisce la discussione, la condivisione di idee e suggestioni in tavole rotonde e altre forme di scambio di gruppo, con una mentalità aperta.
Durante il soggiorno vengono organizzate, o nascono spontaneamente, varie attività come passeggiate, workshop, happening ed eventi. La produzione non è obbligatoria, così come la partecipazione a qualsiasi attività, ma è piacevole prendervi parte per lo spirito della residenza. Durante il periodo di permanenza, ai residenti viene garantito uno stretto supporto curatoriale e i visitatori sono invitati a conoscere e persino a partecipare attivamente ad alcune delle attività della residenza.
Il programma si svolge solitamente nei mesi caldi, poiché nel caso di Roccacaramanico, ad esempio, la neve potrebbe ricoprire l'intero paese e rendere difficili le attività. Il soggiorno, in circostanze normali, è di 5-10 giorni consecutivi oppure consiste in visite più brevi e distribuite nel tempo.
A causa della natura sempre diversa e in continua evoluzione dell'organizzazione, e date le circostanze in continua trasformazione che circondano la città di Roccacaramanico; le edizioni della residenza sono molto diverse l'una dall'altra, e potrebbero anche svolgersi in un luogo diverso dalla città montana di Roccacaramanico e avere caratteristiche completamente diverse. Qui si trovano informazioni generali che si applicano a grandi linee a qualsiasi iterazione del programma. Per informazioni specifiche è consigliabile consultare le Open Call e gli Avvisi.
Un paese tutto per lei era il nome originale del programma di residenza, e deriva da un articolo trovato sul libro "Roccacaramanico Anni '80", che parlava dell'ultima abitante del paese, Angiolina, dopo il fenomeno di spopolamento di massa che ha lasciato il paese quasi completamente disabitato. Angiolina ha raggiunto la notorietà dopo essere stata intervistata dalla cantante e icona della cultura pop italiana Raffaella Carrà, indossando un abito Armani.
Da allora, Angiolina è scomparsa (e purtroppo anche Raffaella) e Roccacaramanico ha visto un'ondata di ripopolamento in costante crescita fin dagli anni '80. Da villaggio di contadini e poi città fantasma, ora si sta trasformando in un villaggio turistico e questo pone interessanti risvolti da approfondire.
Nel 2018, Andrea Croce ha fondato la prima edizione di Unpae (versione contratta del precedentemente nome) e ha dato ospitalità agli artisti nella propria casa di famiglia: un luogo pieno di ricordi familiari e oggetti raccolti nel corso degli anni. Pezzi d'antiquariato e strutture mobili di ogni tipo, mescolati a decorazioni kitsch di montagna, danno un carattere unico alla casa, che tuttora ospita i residenti.
Roccacaramanico sorge ai piedi del Monte Amaro e del Morrone, circondato da boschi e animali selvatici, all'interno del Parco Nazionale della Majella in Abruzzo. È noto per essere un luogo estremamente nevoso in inverno. Al suo interno si trovano diversi luoghi simbolo, il "Roccione", un Cimitero abbandonato, "Piazza Callarone" (la piazza principale), il Museo Etnografico e diverse fontane e sorgenti. È facile creare una propria geografia scoprendo nuovi luoghi nascosti. Il paese è così piccolo che non ha negozi, a parte un ristorante di recente apertura.